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L'ex attaccante biancorosso Igor Protti
"Sono trascorsi vent'anni da quando ho lasciato Bari, ma a me sembra si non essere mai andato via", le parole dell'unico goleador di serie A nella storia del club biancorosso
Ai tifosi del non potevano giungere auguri più belli. Quando gli è stato chiesto di registrare un pensiero natalizio da postare sulla pagina Facebook del club biancorosso, Igor Protti non se l'è fatto dire due volte. E in poche ore in 150mila gli hanno detto ancora una volta grazie per quello che ha fatto per il Bari. "Sono trascorsi vent'anni da quando ho lasciato Bari, ma a me sembra si non essere mai andato via", le parole dell'unico goleador di serie A nella storia del club biancorosso.
Che cosa c'è di speciale nel rapporto tra lei e i tifosi del Bari?
"Mi consideravano uno di loro: hanno capito che giocavo da tifoso. Il nostro rapporto è diventato unico nell'anno dei miei 24 gol in A, insufficienti però a evitare la retrocessione".
La storia dell'eroe sfortunato.
"Proprio così, ma l'ultima di campionato contro la Juventus, pur essendo già in B, in 30mila mi spinsero verso la vetta della classifica dei marcatori. E alla fine la gente festeggiò come se avessimo vinto il campionato. Si parla tanto di tifo all'inglese, ma a Bari è accaduto questo".
La gente non ha dimenticato.
"Io non vado sui social, ma so che quando è il mio compleanno da Bari migliaia di persone mi fanno gli auguri. Colgo l'occasione per ringraziarli tutti".
Ci vorrebbe in questo Bari uno come Protti.
"Ma non siamo messi male in attacco. Io sono dell'idea che una coppia come Maniero e De Luca, con l'intramontabile Brienza alle spalle, possa fare la differenza.Fino a ora non hanno segnato molto, ma sono convinto che possano trascinare il Bari verso la rimonta. Il campionato è lungo".
E ora c'è Colantuono.
"Non l'ho mai avuto come allenatore, ma la sua carriera parla da sola. È uno che quasi sempre ha fatto bene e il suo profilo è quello giusto per una piazza esigente e ambiziosa come Bari".
Che idea ha della squadra?
"Mi sembra in ripresa, dopo un avvio altalenante. Noto maggiore aggressività, il nuovo tecnico deve essere già entrato nelle teste di chi scende in campo".
Sabato 24 dicembre c'è Ascoli-Bari.
"Non ho ricordi particolari su quel campo, ma dopo tanto tempo il Bari deve tornare a vincere in trasferta. Prima della sosta invernale, recuperare ancora qualche posizione sarebbe il trampolino di lancio ideale per un grande girone di ritorno. Spesso in B i giochi si decidono in primavera. Se il Bari sarà in corsa, il resto lo faranno i suoi meravigliosi tifosi".
Il suo augurio di Buon Natale?
"Che sia innanzitutto sereno e all'insegna della buona salute. E che i tifosi abbiano le soddisfazioni che meritano. In pochi sanno amare come quelli del Bari".
di Enzo Tamborra
fonte bari.repubblica.it
L'ex attaccante biancorosso Igor Protti
"Sono trascorsi vent'anni da quando ho lasciato Bari, ma a me sembra si non essere mai andato via", le parole dell'unico goleador di serie A nella storia del club biancorosso
Ai tifosi del non potevano giungere auguri più belli. Quando gli è stato chiesto di registrare un pensiero natalizio da postare sulla pagina Facebook del club biancorosso, Igor Protti non se l'è fatto dire due volte. E in poche ore in 150mila gli hanno detto ancora una volta grazie per quello che ha fatto per il Bari. "Sono trascorsi vent'anni da quando ho lasciato Bari, ma a me sembra si non essere mai andato via", le parole dell'unico goleador di serie A nella storia del club biancorosso.
Che cosa c'è di speciale nel rapporto tra lei e i tifosi del Bari?
"Mi consideravano uno di loro: hanno capito che giocavo da tifoso. Il nostro rapporto è diventato unico nell'anno dei miei 24 gol in A, insufficienti però a evitare la retrocessione".
La storia dell'eroe sfortunato.
"Proprio così, ma l'ultima di campionato contro la Juventus, pur essendo già in B, in 30mila mi spinsero verso la vetta della classifica dei marcatori. E alla fine la gente festeggiò come se avessimo vinto il campionato. Si parla tanto di tifo all'inglese, ma a Bari è accaduto questo".
La gente non ha dimenticato.
"Io non vado sui social, ma so che quando è il mio compleanno da Bari migliaia di persone mi fanno gli auguri. Colgo l'occasione per ringraziarli tutti".
Ci vorrebbe in questo Bari uno come Protti.
"Ma non siamo messi male in attacco. Io sono dell'idea che una coppia come Maniero e De Luca, con l'intramontabile Brienza alle spalle, possa fare la differenza.Fino a ora non hanno segnato molto, ma sono convinto che possano trascinare il Bari verso la rimonta. Il campionato è lungo".
E ora c'è Colantuono.
"Non l'ho mai avuto come allenatore, ma la sua carriera parla da sola. È uno che quasi sempre ha fatto bene e il suo profilo è quello giusto per una piazza esigente e ambiziosa come Bari".
Che idea ha della squadra?
"Mi sembra in ripresa, dopo un avvio altalenante. Noto maggiore aggressività, il nuovo tecnico deve essere già entrato nelle teste di chi scende in campo".
Sabato 24 dicembre c'è Ascoli-Bari.
"Non ho ricordi particolari su quel campo, ma dopo tanto tempo il Bari deve tornare a vincere in trasferta. Prima della sosta invernale, recuperare ancora qualche posizione sarebbe il trampolino di lancio ideale per un grande girone di ritorno. Spesso in B i giochi si decidono in primavera. Se il Bari sarà in corsa, il resto lo faranno i suoi meravigliosi tifosi".
Il suo augurio di Buon Natale?
"Che sia innanzitutto sereno e all'insegna della buona salute. E che i tifosi abbiano le soddisfazioni che meritano. In pochi sanno amare come quelli del Bari".
di Enzo Tamborra
fonte bari.repubblica.it